Sabbioneta è un’elegante cittadina della Lombardia che è stata costruita attorno al Cinquecento per volere del Duca Vespasiano Gonzaga Colonna. Grazie al suo patrimonio storico e architettonico, la città oltre a far parte del circuito dei Borghi più belli d’Italia e ad aver ricevuto la Bandiera arancione del Touring Club Italiano è stata anche dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO insieme a Mantova.
Sin dal tempo degli antichi romani questo territorio ha occupato un posto di grande rilevanza strategica dato che si trovava incastonato tra i fiumi Po e Oglio, lungo il tracciato dell’antica via Vitelliana. Nel Cinquecento, poi, Vespasiano Gonzaga Colonna (1531-1591) rese Sabbioneta capitale di un piccolo Stato che era circondato da importati ducati.
Ad ovest si trovava il Ducato di Milano retto al tempo dal governatorato spagnolo mentre a est c’era il Ducato di Mantova governato dalla famiglia dei Gonzaga, cugini di Vespasiano. A sud del Po, invece, c’era il Ducato di Parma e Piacenza al tempo dominio della casata Farnese, alleata dei Gonzaga. Nel Cinquecento Sabbioneta era diventata una vera e propria fortezza caratterizzata da un’avanzata struttura difensiva.
Vespasiano Gonzaga, infatti, era un estimatore della cosiddetta “città ideale”, un concetto rinascimentale secondo cui il disegno urbanistico cittadino deve riflettere criteri e principi astratti di razionalità e funzionalità. La visione di Vespasiano Gonzaga ha reso Sabbioneta un borgo con un’eredità architettonica e artistica di grande valore.
Ora Sabbioneta è una destinazione da non perdere durante un viaggio alla scoperta della Lombardia. Perfetta per un tranquillo fine settimana o un viaggio in giornata da Mantova, Sabbioneta è una località che ha saputo mantenere intatto il suo fascino di cittadina rinascimentale e che fa fare a tutti i suoi visitatori un vero viaggio indietro nel tempo.
Sabbioneta è stata sin dal XVI secolo circondata da una possente cinta muraria che è giunta sino a noi quasi intatta ad eccezione di due tratti demoliti nel XX secolo. Si sono conservate anche le due porte di accesso alla città, Porta Vittoria e Porta Imperiale.
La città custodisce all’interno delle mura siti di grande interesse storico e architettonico. Piazza d’Armi e Piazza Ducale sono i due nuclei principali della città attorno ai quali sono stati costruiti gli edifici più significativi.
Palazzo Ducale o Palazzo Grande è stato edificato verso la metà del Cinquecento da Vespasiano Gonzaga, che voleva un nuovo complesso come sua residenza e come sede dell’attività politica ed amministrativa. Il palazzo si affaccia su Piazza Ducale e presenta una facciata con un porticato con cinque aperture ad arco in bugnato. Al piano nobile si trovano stanze di grande pregio con eleganti decorazioni e affreschi che sono stati realizzati da Fornaretto Mantovano, Bernardino Campi, Alberto Cavalli e Giulio Rubone.
Tra le tappe da non perdere ci sono la Galleria degli antenati, dove si trova un albero genealogico della famiglia Gonzaga, e la sala delle aquile con le statue equestri lignee di Vespasiano e altri membri della famiglia. Alla morte del duca nel 1591 il palazzo e il patrimonio furono ereditati dalla figlia Isabella Gonzaga.
La Galleria degli Antichi, nota anche come Corridor Grande è stata costruita tra il 1584 e il 1586 per volere del duca di Sabbioneta Vespasiano Gonzaga come luogo dove custodire le sue collezioni di marmi antichi e i trofei di caccia. La Galleria è collegata al Palazzo del Giardino col Corridor Piccolo ed è stata costruita in cotto a forma di porticato.
All’interno le decorazioni ad affresco delle pareti sono state realizzata nel 1587 da Giovanni e Alessandro Alberti e da alcuni loro collaboratori. Il soffitto ligneo a cassettoni, era un tempo dipinto d’azzurro, mentre il pavimento era in origine lastricato con mattonelle in cotto. La raccolta dei marmi del duca rimase qui fino al XVIII secolo quando gli austriaci la trasferì a Mantova ed ora si trova ospitata nel mantovano tra Palazzo Ducale e Palazzo di San Sebastiano.
Il “Casino”, detto comunemente Palazzo Giardino, è un edificio costruito tra la Galleria e il “Corridor piccolo” per essere la residenza privata e luogo per i “momenti di otium” del duca. I lavori di costruzione sono iniziati prima del 1580 e sono terminati nel maggio del 1588. L’interno è stato decorato tra il 1582 e il 1587 da diversi artisti coordinati da Bernardino Campi.
Tra le sale meglio rifinite abbiamo la Camera dei Miti, dipinta con scene mitologiche da Bernardino Campi, il Camerino di Enea, considerato lo studio del duca, il Corridoio di Orfeo, con dipinti di Carlo Urbino. La più grande stanza del Palazzo è la Sala degli Specchi che sembra essere stata dipinta dal pittore Jan Soens con scene di vira romana e paesaggi.
La Chiesa della Beata Vergine Incoronata è stata costruita tra il 1586 e il 1588 sui resti delle antiche chiese di San Biagio e di San Niccolò. L’edificio religioso è a pianta ottagonale con decorazioni interne del XVIII secolo che sono state realizzate dagli allievi della scuola di Antonio Galli da Bibbiena.
Ciò che più affascina al suo interno, però, è la cappella a sinistra dell’altare maggiore dove si trova il Mausoleo di Vespasiano I Gonzaga, ovvero il monumento funebre del duca. Costruito attorno al 1592 in marmi policromi dallo scultore Giovan Battista Della Porta, il mausoleo ospita anche una grande statua in bronzo del duca realizzata dallo scultore Leone Leoni.
Il Teatro all’Antica è stato costruito attorno al 1588 e si può considerare uno dei primi esempi di edificio teatrale dell’età moderna. Per costruire il Teatro, Vespasiano I Gonzaga chiamò l’architetto vicentino Vincenzo Scamozzi che aveva già portato a termine a Vicenza il famoso Teatro Olimpico succedendo ad Andrea Palladio che era morto nel 1580.
Scamozzi realizzò un teatro con un’elegante struttura divisa in due ordini da una cornice marcapiano su cui si trova un’iscrizione latina che elogia sia Roma che il classicismo come modello ispiratore. Un tempo il palcoscenico presentava una scena fissa con un’immagine di città prospettica e monofocale. Purtroppo, però, la scenografia è andata distrutta e la possiamo osservare solo tramite gli schizzi e i disegni fatti dallo Scamozzi all’epoca che ora si trovano conservati a Firenze.
La Chiesa di Santa Maria Assunta è stata costruita nel XVI secolo da Vespasiano I Gonzaga poichè anche questa rientrava nel piano di edificazione della città ideale secondo i canoni rinascimentali. Il lavoro è stato realizzato dall’architetto locale Pietro Martire Pesenti.
All’interno la Chiesa presenta un’unica navata con soffitto a botte ribassato e conserva opere di grande pregio come una copia della tela della Madonna del Divino Amore di Raffaello Sanzio. Tra le altre opere è possibile ammirare le raffigurazioni realizzate da Antonio Bresciani e da Gaetano Ghidetti e una sacra Spina della corona di Gesù Cristo.
Se state cercando una sistemazione per soggiornare a Sabbioneta, la zona della città più adatta è sicuramente il centro storico dove si trovano i principali siti di interesse. Qui è possibile trovare non solo hotel ma anche accoglienti B&B e appartamenti.
Data la sua posizione Sabbioneta è raggiungibile in auto dalle principali città del nord Italia. Chi proviene da Milano deve viaggiare prima lungo la A1, poi sulla A21 fino all’uscita di Cremona; da qui è necessario percorre la SP87 e SP420 in direzione Sabbioneta. La città è anche facilmente raggiungibile da Parma viaggiando lungo la SP343R e la SP420.
Chi vuole raggiungere la città con i mezzi pubblici può utilizzare gli autobus della compagnia Apam che collegano Sabbioneta a diverse città della zona, tra cui Mantova. Con Mantova è attiva anche la linea Unesco Mantova – Sabbioneta.
Le stazioni ferroviarie di riferimento sono quelle di Mantova e di Parma. Gli aeroporti più vicini, invece, sono quelli di Parma a circa 30 km, Verona a circa 70 km e Bergamo Orio al Serio a 130km.
Che tempo fa a Sabbioneta? Di seguito le temperature e le previsioni meteo a Sabbioneta nei prossimi giorni.